BUON NATALE SENZA MORTE

giovedì 9 aprile 2015

Un esercizio di umanità


Quotidianamente veniamo travolti da notizie orribili tramite i TG, i quotidiani, i siti internet, il racconto di un conoscente. C’è sempre una brutta notizia dietro l’angolo, in agguato, pronta a travolgerci.
Ma sarà poi vero che ci travolge? Che ci turba?
Se la risposta è si, niente paura, anzi potete rallegrarvi perché siete ancora umani! Perché riuscite, nonostante tutto, a provare ancora empatia verso il mondo e i suoi abitanti. Gioite!
Se invece la risposta è no, allora siete entrati a far parte di quella vastissima fetta della popolazione cosiddetta “civilizzata” che non riesce più a percepire niente nel proprio cuore perché incapace di provare sentimenti, oppure, volutamente,  per esigenza, a causa della volontà di non provare più sofferenza causata dall'orrore del mondo, e quindi scegliere di rinchiudersi dentro se stessi evitando di essere toccati da ciò che ci succede intorno. Ma, per quanto comprensibile, questo comportamento non è positivo. Esso conduce ad uno stato che risulta essere ben peggiore di qualsiasi altro fattaccio o disgrazia, porta ad un sentimento terribile, il più terribile: l’indifferenza!
E quindi, oggi, mi sembra il momento giusto per fare un esercizio, un esercizio di umanità.
Prendiamo la notizia più brutta che abbiamo sentito oggi, e pensiamoci sopra. Non dobbiamo fare altro che rifletterci sopra!
Facciamoci delle domande, esattamente come non facciamo mai, vero?
Chiediamoci perché? Perché è successo quello che è successo? Come si è arrivati a questo?

Io il mio esercizio l’ho fatto con la seguente notizia. L’altro ieri, nei sobborghi di Roma, quattro persone si sono divertite a uccidere una gattina di 8 anni, cieca e anziana.
L’hanno data in pasto ai loro cani! E la cosa incredibile è che ci hanno pensato, che hanno premeditato, hanno volutamente chiesto alla proprietaria se il gatto fosse suo, e mentre lo tenevano per la coda l’hanno gettato nel cortile in bocca ai loro famelici pitbull.
Cioè quattro esseri umani hanno deliberatamente usato sevizie, torture e disumanità nei confronti non solo di un gatto ma anche di un’altra persona che implorava che le venisse restituito.
Ed ecco che ora posso fare il mio esercizio, posso farmi le mie domande. Mi chiedo infatti perché? Perché hanno ucciso un gatto indifeso e innocuo e perché lo hanno fatto in maniera cosi truce e barbara?
Perché lo hanno fatto platealmente, senza timore di essere denunciati o peggio arrestati?
Perché i loro cuori non hanno avuto un barlume di coscienza, di umanità nemmeno di fronte alla signora che accudiva la gatta ed in lacrime la richiedeva indietro?
Perché è successo questo? Come si è arrivati a questo degrado?


Spiacente, ma in questo tipo di esercizi non troverete le risposte in fondo al libro.



Fonte:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/04/07/news/rapiscono_gatta_della_vicina_per_sfamare_i_loro_pitbull-111339000/

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