BUON NATALE SENZA MORTE

giovedì 9 aprile 2015

Un esercizio di umanità


Quotidianamente veniamo travolti da notizie orribili tramite i TG, i quotidiani, i siti internet, il racconto di un conoscente. C’è sempre una brutta notizia dietro l’angolo, in agguato, pronta a travolgerci.
Ma sarà poi vero che ci travolge? Che ci turba?
Se la risposta è si, niente paura, anzi potete rallegrarvi perché siete ancora umani! Perché riuscite, nonostante tutto, a provare ancora empatia verso il mondo e i suoi abitanti. Gioite!
Se invece la risposta è no, allora siete entrati a far parte di quella vastissima fetta della popolazione cosiddetta “civilizzata” che non riesce più a percepire niente nel proprio cuore perché incapace di provare sentimenti, oppure, volutamente,  per esigenza, a causa della volontà di non provare più sofferenza causata dall'orrore del mondo, e quindi scegliere di rinchiudersi dentro se stessi evitando di essere toccati da ciò che ci succede intorno. Ma, per quanto comprensibile, questo comportamento non è positivo. Esso conduce ad uno stato che risulta essere ben peggiore di qualsiasi altro fattaccio o disgrazia, porta ad un sentimento terribile, il più terribile: l’indifferenza!
E quindi, oggi, mi sembra il momento giusto per fare un esercizio, un esercizio di umanità.
Prendiamo la notizia più brutta che abbiamo sentito oggi, e pensiamoci sopra. Non dobbiamo fare altro che rifletterci sopra!
Facciamoci delle domande, esattamente come non facciamo mai, vero?
Chiediamoci perché? Perché è successo quello che è successo? Come si è arrivati a questo?

Io il mio esercizio l’ho fatto con la seguente notizia. L’altro ieri, nei sobborghi di Roma, quattro persone si sono divertite a uccidere una gattina di 8 anni, cieca e anziana.
L’hanno data in pasto ai loro cani! E la cosa incredibile è che ci hanno pensato, che hanno premeditato, hanno volutamente chiesto alla proprietaria se il gatto fosse suo, e mentre lo tenevano per la coda l’hanno gettato nel cortile in bocca ai loro famelici pitbull.
Cioè quattro esseri umani hanno deliberatamente usato sevizie, torture e disumanità nei confronti non solo di un gatto ma anche di un’altra persona che implorava che le venisse restituito.
Ed ecco che ora posso fare il mio esercizio, posso farmi le mie domande. Mi chiedo infatti perché? Perché hanno ucciso un gatto indifeso e innocuo e perché lo hanno fatto in maniera cosi truce e barbara?
Perché lo hanno fatto platealmente, senza timore di essere denunciati o peggio arrestati?
Perché i loro cuori non hanno avuto un barlume di coscienza, di umanità nemmeno di fronte alla signora che accudiva la gatta ed in lacrime la richiedeva indietro?
Perché è successo questo? Come si è arrivati a questo degrado?


Spiacente, ma in questo tipo di esercizi non troverete le risposte in fondo al libro.



Fonte:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/04/07/news/rapiscono_gatta_della_vicina_per_sfamare_i_loro_pitbull-111339000/

venerdì 19 dicembre 2014

La caduta di GREENPEACE



Dopo due anni di donazioni mensili a Greenpeace, ho aperto gli occhi e ho deciso di revocarle.
Il servizio sostenitori mi ha giustamente chiesto le ragioni, e io le ho messe nero su bianco.
Siccome poi nessuno mi ha risposto e anche alla luce di ciò che ho scoperto, qui di seguito pubblico la mia lettera, aperta a tutti coloro che vogliono saperne di più su questa (ahimè) oscura faccenda.



"Ciao Stefania [del servizio sostenitori di Greenpeace],
certamente delle spiegazioni dettagliate [del perché ho deciso di revocare le mie donazioni] sono dovute.

Ho visto le campagne attuali di GP ed ho partecipato ad un incontro con dei volontari della mia città.
Premesso che tutti sono stati simpatici e gentili nel dare informazioni, hanno spiegato cos'è l'associazione, com'è strutturata e qual è la sua storia, dopodiché sono passati alla descrizione nel dettaglio delle campagne in difesa del pianeta che attualmente stanno sostenendo. Esse riguardano la sostenibilità del clima, dei mari, delle foreste, l'eliminazione dell'inquinamento ambientale e la lotta contro gli OGM.
Al termine della riunione però mi è venuta da fare una domanda, ossia come mai tra tutte le soluzioni presentate per cercare di risolvere i problemi legati a queste campagne manchi sempre la sostenibilità verso la scelta vegan o quantomeno verso una scelta 100% vegetale, senza consumo di animali? Dico subito che non avevo la minima intenzione di essere provocatorio, tutt'altro! Semplicemente sono vegano e conosco gli effetti di questo stile di vita, so benissimo per esempio che:
se voglio risolvere il problema dell’overfishing, non posso affermare che è necessario diminuire il consumo di pesce, lo devo semplicemente eliminare;
se voglio far si che alcune specie di tonno non si estinguano, non devo fare una classifica delle aziende produttrici di tonno in ordine di “sostenibilità”, perché nessuna di queste aziende potrà mai esserlo, dovrò invece dire di smettere di mangiare tonno;
se voglio proteggere le balene, non posso permettermi di salvaguardare solo quelle che si trovano nei santuari e tutte le altre sparse per il mondo, invece, le posso mangiare; https://www.youtube.com/watch?v=b1L2WuV-pGo;
e ancora come posso sostenere la lotta alla deforestazione dicendo che uno dei problemi principali che la causa è rappresentato dall'allevamento intensivo, e poi non dico di non mangiare carne ma anzi ne promuovo il consumo con parole tipo "Carne biologica", "Carne ecosostenibile"? Il fatto è che la produzione di carne, pesce e derivati animali NON PUÒ’ essere sostenibile. E' un dato di fatto comprovato da decine e decine di studi scientifici. Perché non dirle chiare e tonde queste informazioni?
Invece vedo che per salvare i tonni si pubblicizzano delle ricette in cui l’ingrediente principale è proprio il tonno!http://www.greenpeace.it/tonnointrappola/ricette.html
Queste sono solo alcune delle “incongruenze” di cui parlavo!

Tornando alla domanda fatta ai volontari, la risposta principale è stata che: Greenpeace non sostiene il veganismo perché lo considera una scelta che non avvicina la gente, ma anzi la allontana, poiché le persone rimangono sempre spaventate quando sentono la parola "vegano", e se l'associazione adottasse una politica in tal senso non si potrebbe avere la grande quantità di opinione pubblica che ad oggi possiede.
Inoltre essendo GP un'organizzazione estesa a livello mondiale, non è pensabile promuovere la scelta vegan in zone come l'Africa, il Sud-Est asiatico, e in generale in tutti i paesi poveri.
Hanno inoltre ammesso, seppur in maniera molto diplomatica, che la scelta vegan è, in effetti, una soluzione ottimale per risolvere una svariata quantità di problemi ma che comunque si tratta di un qualcosa di personale e di non comunicabile attraverso campagne di sostegno.

OK, Sono d'accordo, non si può dire ai paesi poveri di seguire un'alimentazione vegana ma cosa vieta di farlo in Italia e in Europa? Nascondersi dietro il fatto di essere un’associazione mondiale ha tutta l'aria di essere una scelta di comodità.

E poi OK sono d’accordo che andare a dire alla gente di diventare vegani farebbe perdere tanto appoggio popolare perché purtroppo è vero, i vegani non sono molto ben visti e nonostante l'informazione stia lentamente crescendo e la consapevolezza si stia espandendo sempre più, in linea generale siamo comunque troppo pochi perché si possa avere una rilevante voce, confrontata con quella di GP. Tuttavia, non è necessario utilizzare la parola “vegano”, anzi può non essere nemmeno pronunciata. Basta dire di consumare un’alimentazione 100% vegetale. Cosi facendo si raggiungerebbero molte soluzioni ai problemi ambientali che GP pone, mentre essere vegani è più un’ideologia degli animalisti. E sappiamo bene che GP è un’associazione ambientalista ed antropocentrica e non si occupa di salvaguardare gli animali, biocentricamente parlando.
D'altronde Greenpeace è famosa per affrontare il problema dei combustibili fossili, volendone addirittura vietare la produzione e l’utilizzo in favore delle risorse alternative. GP è consapevole che se domani non usassimo più nucleare, petrolio e carbone il sistema collasserebbe, assuefatto com'è? Eppure l’abolizione di queste fonti non rinnovabili può essere comunicabile attraverso campagne di sostegno, come mai? Se ne promuove la fine!
Perché invece quando si tratta di dire apertamente di non consumare animali mi viene risposto che non si può costringere la gente a cambiare alimentazione? Non la si costringe in qualche modo a non usare più la macchina in favore della bicicletta?
Inquina più un onnivoro che va in bicicletta tutti i giorni, ma mangia carne rispetto ad un vegano che guida un Hummer.” (Paul Watson).

Con questi comportamenti l'associazione dimostra di avere un atteggiamento profondamente incoerente con gli ideali di ambientalismo che dice di possedere.
Per concludere, ma questo non influenza la mia decisione in quanto è solo un’osservazione personale, tanti volontari di GP sono onnivori e l'idea di essere anche solo vegetariani non li sfiora nemmeno.

A questo punto cosa dovrei pensare?
Mi sembra che i vostri sforzi per risolvere determinate questioni siano vanificati dal fatto che le suddette questioni siano irrisolvibili senza un cambio d'idea e d'immagine.
In fondo non mi pare di stare chiedendo la luna, associazioni ambientaliste che promuovono la scelta 100% vegetale c’è ne sono e sono molto più coerenti, una fra tutte la “Sea shepherd conservation society”. A loro non interessa nulla di animalismo, ma sanno bene che per salvare gli oceani non devono più mangiarne gli abitanti!
Perché GP organizza cene a base di pesce nelle sue campagne anti-sfruttamento dei mari?

Mi spiace di avere scritto cosi tanto e me ne scuso e inoltre mi dispiace, davvero molto, di dover revocare il mio sostegno, però come spero avrai potuto capire dalle mie motivazioni e sebbene penso che GP non sia totalmente sbagliata, la Mission dell’associazione mi appare tradita dai modi di fare controproducenti, che non mi fanno più credere in lei.
Non mi resta che augurarle una diversa presa di coscienza su certe tematiche.

Ti ringrazio.
Un saluto"

venerdì 19 ottobre 2012

Mc Donald's, chi sei veramente?



E' notizia di oggi il fatto che ieri notte alcuni "anarchici-insurrezionalisti" abbiano preso di mira ben 5 negozi della catena di fast food Mc Donald's disseminati per Torino, e abbiano esercitato la loro violenza su alcune vetrine, rompendole, e sui muri, scrivendo frasi minacciose come "Carne uguale morte", "Assassini", "Torneremo", oltre che il simbolo dell'anarchia, il cerchio nero con la A al suo interno. I teppisti si sono addirittura organizzati in gruppi e hanno colpito le 5 sedi praticamente nello stesso instante senza lasciare traccia dei loro volti nelle registrazioni delle telecamere di sorveglianza, essendosi premuniti di cappucci con cui incappucciarsi.

Questa perlomeno è la descrizione degli avvenimenti, in sintesi, data da "La Stampa" e da altre testate giornalistiche. A questo punto vorrei precisare alcune cose:
Intanto, il descrivere queste persone come dei criminali anarchici-insurrezionalisti non è assolutamente giusto, in quanto non c'è stata nessuna rivendicazione da parte di nessuno, esiste infatti soltanto un disegno raffigurante il simbolo dell'anarchia, che chiunque avrebbe potuto disegnare. Per dirne una, se avessero disegnato una svastica tutti avrebbero pensato a dei nazisti, se avessero disegnato una celtica a dei fascisti, se un dollaro magari a Zio Paperone che so! Tra l'altro "La Stampa" nel suo articolo, ci mette un secondo a fare il saltino e ad associare il movimento anarchico con le violenze di Corso Vercelli del 2009, dipingendo indubbiamente tutto il movimento come un branco di teppisti pronti a sfogare la loro rabbia su cose e persone.
Ma poi scusate, cosa avrebbero fatto di sbagliato questi individui, rotto qualche vetrina? Imbrattato qualche muro con frasi minacciose? Ma le frasi non sono affatto minacciose! Sono la pura realtà!
Volete venirmi a raccontare che la carne non è uguale alla morte? Che non sono degli assassini?
Eh no, cosi non va. Se davvero pensate che Mc Donald's sia a posto con la sua coscienza allora vi sbagliate di grosso!
Quello che segue è un riassunto delle più grandi malefatte che questa multinazionale commette ogni giorno e di cui voi, volenti o nolenti, ne siete i complici.

Al termine di quest' articolo, forse, ci penserete due volte prima di andare a mangiare un Big Mac.

Per facilitare la comprensione dei crimini di Mc Donald's possiamo raggruppare in macro aree i tre principali e più importanti:
Mc Donald's commette crimini contro l'umanità.
Mc Donald's commette crimini contro l'ambiente.
Mc Donald's commette crimini contro i bambini. (oh già)


Crimini contro l'umanità.

Mc Donald's è una multinazionale, e come ogni multinazionale che si rispetti non le mancano i soldi, con i quali compra territori situati prevalentemente nel cosiddetto "Terzo mondo", espropriando chiunque vivi su di essi, in genere trattasi di famiglie di contadini che producono il loro fabbisogno alimentare giornaliero. Essi vengono letteralmente sfrattati dalle loro proprietà perché Mc Donald's ha deciso che gli sarebbero servite quelle terre sulle quali far sorgere i loro ennesimi campi di coltivazione dei principali mangimi per animali, quegli stessi animali che verranno allevati e macellati per farne hamburger. Su questi terreni si coltivano in grandi quantità cereali, soia, ma anche prodotti più ricercati come il tè, il tabacco, il caffè, tutto successivamente importato nel "Primo mondo" a favore dei bianchi pasciutelli e a discapito dei neri denutriti e morenti.
Pensate che Mc Donald's distrugge a ritmo spaventoso centinaia di foreste in tutto il mondo, è questo lo ha confermato lei stessa, quando ammise di usare bovini allevati su terre dove erano state disboscate foreste pluviali. In questi luoghi tra l'altro non sarebbe la prima volta che vengono cacciate tribù autoctone che hanno vissuto li per secoli senza danneggiare nessuno. Non è un'esagerazione dire che quando ingoi un Big Mac, stai aiutando Mc Donald's a distruggere questo pianeta.
Questa compagnia ha inoltre il coraggio di affermare di utilizzare carta riciclata per i loro imballi e pacchetti ma non dice che solo una piccolissima parte di questa carta è in realtà riciclata. La verità è che vengono tagliati 1300 Km quadrati di foreste solo per rifornirli di carta per un anno!

Crimini contro l'ambiente.

Negli allevamenti intanto si trovano centinaia di migliaia di animali che mangiano una quantità spropositata di cibo e ne sprecano una altrettanto grande. Basti pensare che una caloria di manzo richiede 10 calorie di cereali, quindi dei 145 milioni di tonnellate di cereali di soia utilizzati per il nutrimento del bestiame, solo 21 milioni di tonnellate di questa carne viene utilizzata. Lo scarto è 124 milioni di tonnellate per anno con un valore di 20 miliardi di dollari. Si stima che con questa cifra si potrebbe nutrire, vestire e dare un tetto all'intera popolazione mondiale per un anno. Pazzesco non trovate?
Perchè non provate a rispondere a questa domanda, secondo voi qual'è il fenomeno a livello mondiale che incide maggiormente sull'inquinamento atmosferico?
Il traffico? Pfui...
Pensate, tutte le automobili, le moto, le navi, i treni e gli aerei del mondo messi assieme inquinano di meno di tutti gli allevamenti intensivi del pianeta! Infatti il metano emesso dagli allevamenti bovini per l'industria della carne è una delle maggiori cause del surriscaldamento globale nonchè di inquinamento atmosferico.
Ma com'è che i telegiornali non ne parlano mai? 
Questi poveri animali dopo essere stati incolpati perchè inquinano troppo, vengono ovviamente ammazzati non prima di essere torturati in svariati modi. Se la loro morte è orribile la loro vita è  forse peggiore, rinchiusi nel migliore dei casi in uno stanzone senza mai andare all'aria aperta o al sole e senza libertà di movimento.
Nei mattatoi, gli animali spesso lottano per scappare. Il bestiame diventa frenetico quando vede i loro simili che li precedono sulla linea della mattanza bastonati, accoltellati, inchiodati, e affettati elettricamente.
Noi abbiamo la possibilità di scegliere se mangiare o meno la carne. I 450 milioni di animali uccisi ogni anno solamente in Gran Bretagna non hanno nessun tipo di scelta.
Il problema di far capire alla gente l'etica del non essere complici nell'uccisione di poveri animali innocenti è uno dei più gravi problemi del nostro tempo.


Crimini contro i bambini.

Lo sapete quanto spende Mc Donald's in pubblicità? Più di 1,8 miliardi di dollari!
Questo patrimonio è indirizzato prevalentemente verso la fascia più debole e innocente della società:
i bambini.
Il Mc Donald's viene sponsorizzato come un luogo felice, un circo dove sono disponibili hamburger e patatine ad ogni ora del giorno e della notte, questa pubblicità intrappola i bambini nel pensiero che se non ci vanno non sono "normali".
Essi vengono letteralmente attirati dentro i fast food trascinandosi dietro gli inermi genitori che nulla possono di fronte ai desideri dei loro pargoli. Desideri di cibo? Anche, ma non solo! Sono desideri di giocattoli!
Per compensare l'inadeguatezza dei proprio prodotti, infatti, Mc Donald's cerca di far passare il consumo di pasti come "una cosa divertente". E allora ecco che i bambini non sono tanto più interessati alla nutrizione quanto ai giochi dell'Happy meal, ai cappellini di carta, ai palloncini, non accorgendosi che il cibo che sono indotti/sedotti a mangiare è, quando va bene, mediocre, al peggio velenoso. Infatti ciò che viene proposto in questi fast food non è affatto un cibo salutare, come vogliono far credere.
La verità è che si tratta di cibo-truffa, ricco di grassi, zuccheri e sale, povero di fibre e vitamine. Un'alimentazione di questo tipo è legata ad un alto rischio di malattie del cuore, cancro, diabete e altre malattie. Il loro cibo contiene anche molti addittivi chimici. Nel 1991 Mc Donald's è stato responsabile di una serie di avvelenamenti da cibo in Gran Bretagna, nei quali la gente colpita soffrì di gravi insufficenze renali.
Le illustrazioni delle loro "Guide nutrizionali" spiegano come un "quarter pounder" (un classico hamburger per intenderci) sia composto dal 48% di acqua soltanto. Questo comporta una difficoltà nella masticazione e incoraggia la sovra-alimentazione con correlata dipendenza causata dagli alti zuccheri e sodio contenuti in esso. Questo viene tradotto come maggiori profitti per Mc Donald's ma come problemi di salute per i consumatori.
Il personaggio "chiave" di tutta questa propaganda è ovviamente il mitico Ronald Mc culo Donald, il pagliaccio sorridente che tutti noi ci siamo chiesti cosa avrà mai da sorridere. Ma dopo quanto letto forse l'abbiamo capito il motivo di tanta felicità. Per i suoi padroni ovviamente!
Pensate che ogni volta che i bambini, specialmente quelli americani, vedono un clown, uno qualsiasi, per la strada, in televisione, in un libro per colorare, essi pensano ad hamburger e patatine.

Questi sono solo alcuni dei più "efferati crimini" che Mc Donald's sta compiendo da anni e, ahimè, compie tutt'ora contro il nostro pianeta e contro chi lo abita.

A questo punto mi domando quale sia la scritta più minacciosa quando guardiamo la facciata di uno di quei 5 negozi presi di mira a Torino:
"Carne uguale morte", "Assassini", "Torneremo" o "Mc Donald's"?


P.S.
Ho volutamente tralasciato tutte le problematiche che questo colosso della Morte causa ai suoi dipendenti, per lo più sottopagati, insoddisfatti e senza un sindacato.
Per queste e altre informazioni vi consiglio di andare a visitare il sito "Dossier Mc Donald's", incluso tra le fonti, dal quale ho preso la maggior parte delle notizie riportate nell' articolo.


Fonti:
Articolo de "La Stampa"
Dossier Mc Donald's
Cosa c'è di sbagliato in Mc Donald's 
Mc Libel Attack

giovedì 18 ottobre 2012

Le lacrime per un Mc Donald's che se ne va.



In Italia succedono cose strane.
Per esempio, puoi guardare il tuo governo cadere sotto i colpi della dittatura economica dettata dall'Europa e vederlo sostituito con una banda di banchieri massoni, descrivendo solo i loro lati migliori, senza che gli italiani battano nemmeno ciglio. Magari qualche lamentela al bar con gli amici, qualche rumoreggiamento in coda mentre aspettano il loro turno alla posta, ma nessuno, tranne pochissime eccezioni, è sceso in piazza a fare sentire la propria voce a proposito del tremendo atto di violazione della Costituzione che stava avvenendo.
E lo ripeto, nessuno.
Però, quando capita che un Mc Donald's, magari uno dei più vecchi della città di Milano, venga chiuso per mancato rinnovamento del contratto d'affitto, il plebiscito è assicurato.
E' cosi è stato! Martedi 16 Ottobre infatti, l'intera Galleria Vittorio Emanuele è stata letteralmente invasa da migliaia (5000 circa) di persone che si sono riversate in strada per dare "l'estremo saluto" al loro vecchio amico che per l'occasione concedeva pranzi gratis. Un buon hamburger, un pacchetto di patatine, Coca Cola e la fame è sistemata. Un'ultima occasione per dare la necessaria dose di droga al proprio corpo e questa volta addirittura senza spendere un soldo!
La cosa incredibile è che nonostante siano state fatte numerose ricerche a proposito della "qualità" dei cibi dei fast food (primi fra tutti Mc Donald's), e che siano notoriamente riconosciute le dannosità provocate da un eccesso di patatine fritte e dalla Coca Cola che, oltre a dare dipendenza, crea disturbi nervosi e acidifica il corpo e, ovviamente, i pericoli provocati dagli hamburger, tralasciando tutto il discorso della questione etica degli animali e della provenienza della carne, del disboscamento e di altri temi ambientali di cui abbiamo già parlato in passato e che rivedremo in futuro, bè nonostante tutto questo le persone presenti al "mega raduno" di Martedi 16 dichiaravano apertamente il loro amore verso questa filiale di fast food con una tale passione, da poter essere paragonati al dolore di una madre di fronte alla perdita del proprio bambino. E' stato addirittura permesso di scrivere sui muri interni del fast food, perciò le persone dopo aver rititrato il loro pranzo, potevano lasciare qualche commento a ricordo perenne delle ore passate li dentro: «Per la cortesia», scrive qualcuno; «per i sorrisi», aggiunge un altro, «per tutto il mangiare che hai dato a noi ragazzi», firmano in tre. C’è chi ricorda vecchie «emozioni» perché tra questi tavoli è andato in scena «il primo appuntamento»; c’è chi confessa che era «come a casa mia» e chi i ringraziamenti li fa siglare dal “diretto interessato”: «Grazie di tutto - si legge -. Il mio stomaco».  (da "La Stampa").

Vediamo quindi come un luogo che, in una normale realtà in cui la gente abbia preso un minimo di coscienza sarebbe parso come negativo, nella vita di tutti i giorni è invece un posto positivo, un punto di ritrovo per ragazzi, per mamme, per fidanzati. Notiamo, quindi, che è diventato un luogo dove la gente più ci va e meglio sta. Più carne, più distruzioni forestali, più allevamenti intensivi, più inquinamento atmosferico, più soldi buttati in un economia da malati di mente, più violenza, più tortura e più disumanità fanno la gente felice.
Certo, a questo punto non posso credere che le persone che sono state  in coda dalle 12:30 alle 15 per un cavolo di panino sappiano che dietro il Mc Donald's (ma non solo lui) si celano tutte le cose che ho appena elencato. Ma è il fatto che nemmeno si informino che mi fa star male. E probabilmente anche dopo questo articolo, se uno di loro dovesse mai leggerlo, ugualmente non capirebbe.

L'AD di Mc Donald's Italia, Roberto Masi, ha poi dichiarato: «Penso che quella del Comune sia una scelta sbagliata. Siamo un punto di riferimento per molti e in Galleria siamo un buon complemento perché è frequentata anche dai ragazzi e dimenticarsi di loro aprendo soltanto alla moda e al lusso credo sia sbagliato».
Quindi il Signor Masi, che i crimini della sua azienda li conosce bene, la butta smaccatamente sui ragazzi, sulla gioventù che verrebbe inevitabilmente dimenticata dall'amministrazione di Milano in seguito all' improvvisa mancanza del loro fornitore di panini preferito. Una bella faccia tosta per dire quello che dice.

Il Signor Masi si dimentica semplicemente di spiegare che ogni anno un'area di foresta pluviale della grandezza della Gran Bretagna è abbattuta o defogliata e incendiata. Globalmente, un miliardo di persone dipende dall' acqua che proviene da queste foreste che assorbono le piogge e le restituiscono gradualmente. I disastri in Etiopia e in Sudan sono in parte causati dalla deforestazione incontrollata. In Amazzonia - dove ci sono attualmente 100.000 allevamenti di bovini - le piogge torrenziali si abbattono sulle valli senza alberi, erodendo il terreno e trascinando via il suolo fertile. La terra nuda, battuta dal sole tropicale, diviene cosi inutilizzabile per l'agricoltura. E' stato stimato che ogni ora viene estinta una specie animale, vegetale o di insetti. Tanto per dirne una.
Nonostante tutto però, sono convinto che la decisione del Comune di non rinnovare l'affitto non sarà stata certamente presa per cercare di contrastare il colosso della Morte (leggi Mc Donald's), ma solo per far spazio all'ennesimo "mostro sacro" della moda, come accade del resto in tutto il centro di Milano.
Comunque l'amministazione Masi chiede giustizia: «Non capiamo poi perché solo per McDonald’s ci sia stata questa volontà di non rinnovo. Per carità, sono cose che possono capitare, ma così come è stato gestito no, questa è una situazione unica nel suo genere e in Italia non ce l’aspettavamo. Per questo chiediamo giustizia».

Evvai! Sosteniamo questa richiesta di giustizia per il celeberrimo Mc Donald's della Galleria Vittorio Emanuele,
scendiamo in piazza per far valere i nostri diritti di ingozzarci quintali di animali morti ammazzati, fritture cancerogene e bevande prodotte in laboratorio,
scriviamo le nostre emozioni affinché le nostre azioni di libertà rimangano impresse nell'etere a monito dei nostri figli che mai si lascino sopraffare dalle ingiustizie umane.

E intanto il Governo Monti fa riforme...


Fonti:
I segreti di Mc Donald's
La Stampa, articolo
Corriere della sera, articolo
       

domenica 8 aprile 2012

Il pianeta verde.

Vorrei proprio coinvolgervi sottoponendovi in esame questo fantastico film che ho trovato su YT.
Si tratta di una di quelle pellicole che, non si sa come mai, dovremmo conoscere a memoria e invece...non ne abbiamo mai sentito parlare! Questo perchè i mass media non si sono mai preouccpati di farcelo conoscere, ma ora...eccolo qui!
La storia raccontata nel film è un chiaro riferimento alla nostra vita attuale e vuole farci vedere quanto ancora siamo lontani a raggiungere uno "stato di quiete" dove poter star bene con noi stessi e col prossimo.

Buona visione!


https://vimeo.com/29255063

mercoledì 4 aprile 2012

La differenza tra vita e morte.

Sempre di più, oramai, mi sto accorgendo del mondo e di come esso funzioni.
Da Novembre, mese in cui sono diventato vegano, mi si è aperto dinanzi uno spaventoso scenario composto da indifferenza, menefreghismo e rassegnazione che alberga nella coscienza delle persone e la cui logica sconclusionata fa girare le loro vite come trottole impazzite.
Per me, scegliere di non mangiare più animali e i loro derivati è stata una scelta facile, anzi facilissima una volta venuto a conoscenza dei retroscena che si celavano dietro le quinte delle carni e dei formaggi confezionati ed esposti in promozione nei supermercati, delle uova e della loro disgustosa produzione e via discorrendo.
E posso capire che, senza un'opportuna investigazione personale, non assumere più derivati per il resto della vita possa essere una scelta quantomeno più "complicata" rispetto alla decisione di non magiare più carne. Infatti la produzione dei derivati animali è argomento di cui molte persone sono completamente all'oscuro, talvolta nemmeno chiedendosi una volta nella vita, da dove il cibo che mangiano tutti i giorni nelle loro tavole arrivi e come venga prodotto. Dando tutto per scontato si tranquilizzano pensando che tutto proceda normalmente: la mucca è stata munta altrimenti sarebbe scoppiata, col latte avanzato sono stati fatti i formaggi, ecc..., tutto nella più completa ignoranza.
Insomma devi informarti, studiare...
Ma la carne..la carne...dannazione.
Come reagiresti nel far vedere ad una persona un filmato qualsiasi di un macello qualsiasi...e scoprire che quella persona non si pone nessuna domanda in quella zucca che si ritrova?
E ancora, come reagiresti, dopo aver fatto vedere immagini di una simile violenza e crudeltà, quando ti senti dire che (testuali parole) "E' la vita, è normale, va avanti da millenni"?
Non puoi farcela, l'unica è arrabbiarsi...
E infatti mi sono arrabbiato.
So che non dovrei cedere cosi facilmente ma credetemi non è stata una cosa voluta, è stata davvero istintivo.
Mi sono arrabbiato punto.
Cos' è che questa persona, e purtroppo tante come lui,  non riesce a vedere in quel filmato?
Non riesce a vedere il sangue, le grida, la sofferenza nel morire appeso per una gamba su un gancio metallico?
Non riesce a vedere, a percepire il terrore di queste creature sapendo che stanno andando incontro alla morte, incontro ai loro fratelli agonizzanti che si dimenano tra mille smorfie?
Non riesce a vedere i loro corpi contorcersi mentre la loro anima li lascia in balia degli ultimi barlumi di coscienza che si domandano "Perchè? Perchè mi fate questo?".
Cos'è che non riesce a vedere e che gli fa dire con naturalezza che tutto questo è normale, che è la vita?
Cosa diavolo lo spinge a dire che sono buoni da mangiare mentre vede quelle immagini!
Cosa, maledizione, COSA?!

Non riesce a vederla la differenza tra vita e morte? 



P.S. Tanto per la cronaca il video che ho fatto vedere era questo.

Per condividere o scaricare il video: TV Animalista

domenica 8 gennaio 2012

La scelta Vegan - Le tre componenti

Cominciamo l'anno nuovo in maniera molto pratica.
Definiamo i perchè, i percome e i perquando una persona può (leggi "dovrebbe") diventare vegana.

Innanzitutto premettiamo che diventare vegan significa attuare un cambiamento nella nostra vita, un cambiamento non da poco! Dovremo fare attenzione a ciò che mangiamo, sia in casa che sopratutto fuori casa, impareremo a leggere tutti gli ingredienti di tutti i prodotti che compriamo, avremo l'accortezza di telefonare al proprietario del ristorante che ospiterà una cena organizzata e di cui noi facciamo parte, per chiedergli se potrà farci un menù vegano, con la conseguenza, a volte, di dover mangiare di meno di quello che mangiano gli altri, capiremo che persino i vestiti e i cosmetici sono intrisi del sangue degli animali e impareremo a evitare quelli sbagliati. Insomma all'inizio (almeno per i primi 2-3 mesi) sarà una bella fatica!
Ma la cosa bella è che tutto dipende dall'approccio con cui uno decide di prendere questa strada: se l'approccio è buono, la fatica non esiste!
Infatti bisogna essere convinti per diventare vegani, e sopratutto nessuno, tranne la nostra intelligenza e il nostro buon senso, ci può convincere.

Facendo un passo indietro e in linea generale, possiamo dire che anche solo il fatto di diventare vegetariani è un processo nel quale nessuno è in grado di convincere qualcun'altro (anche se mostrare le immagini dei macelli è un valido convincimento). Si tratta comunque di un procedimento molto più soft rispetto al diventare vegan, per quanto concerne la variazione dello stile di vita, basta eliminare la carne e sei a posto!
Il cambiamento però può risultare quasi impossibile per coloro che sono assefuatti dalla carne e dal suo gusto mentre invece, per chi la carne l'ha sempre mangiata ma senza esserne totalmente dipendente, tutto è  molto più semplice. Per questo bisogna avere delle fonti di informazioni valide e conosciute che, conseguentemente, creano e rafforzano delle motivazioni che non scompariranno mai.

Quindi riassumendo. abbiamo capito che l'obiettivo finale, il punto di arrivo è il raggiungimento di uno stile di vita vegan, passando, ma non è obbligatorio, dalla tappa intermedia della dieta latte-ovo-vegetariana.
C'è chi comunque non si scollerà mai dall'essere vegetariano, ma anche se non è il massimo è già un ottimo risultato.
Ma ne parleremo in seguito...

Ora ci limitiamo ad esplicare quali sono le motivazioni per arrivare al traguardo finale senza fare tappe intermedie, come d'altronde ho fatto io e tanta gente prima di me.

Le tre componenti, le tre scelte fondamentali per diventare vegan sono:

  • La scelta etica
  • La scelta salutistica
  • La scelta ambientale
Non necessariamente in questo ordine certo, ma all'incirca si può dire che segue esattamente l'ordine in cui la gente si consapevolizza. Di solito si inizia con la scelta etica e ci si espande in quella salutistica e poi, infine, in quella ambientale.
Altre volte, per problemi di salute, uno abbraccia solo quella salutistica e poi le altre due, oppure potrà non condividere mai l'etica del mdo di vivere vegano, e infatti per qesto non potrà essere considerato tale.
Certo è che mangiare vegan fa solo bene alla salute.

La scelta ambientale è sicuramente quella più sconosciuta di tutte, infatti è la più nascosta, di cui ci raccontano poco o niente.

Nei prossimi post metteremo in chiara luce le tre componenti fondamentali, andando ad esaminarne una per una.